BigCharlie


Cinema

SCHEDA
titolo La colonna infame distribuito daINC - Italnoleggio cinem.
interpreti Helmut Berger (il capitano di giustizia Arconati), Vittorio Caprioli (il commissario di sanità Guglielmo Piazza), Francisco Rabal (Giacomo Mora, il barbiere), Lucia Bosé (Chiara Mora, la moglie di Giacomo), Pierluigi Aprà (Sen. Monti), Andrea Aureli (.), Martin Balsam (.), Bruna Celati (.), Feodor Chaliapin Jr. (card. Federico, arcivescovo di Milano), Ernesto Colli (un giudice), Giuseppe Colombo (il commissario di Porta Orientale), Teodoro Corrà (.), Francesco D'Adda (.), Filippo De Gara (il notaio), Daniele Dublino (il frate al processo Baruello), Pietro Fumelli (.), Dada Gallotti (.), Ettore Geri (.), Philippe Hersent (Guglielmo Migliavacca), Annabella Incontrera (l'amante di Arconati), Danika La Loggia (.), Roberto Maldera (.), Evar Maran (Radaello), Dino Mele (Gaspare Piazza, il figlio di Guglielmo), Monica Monet (.), Gigi Montini (.), Franco Moraldi (.), Ferdinando Murolo (.), Lorenzo Piani (.), Salvo Randone (il protofisico Settala), Mariano Rigillo (.), Sergio Serafini (.), Sergio Tofano (il presidente del senato), Steffen Zacharias (Stefano Baruello), Angelo Boscariol (soldato). 0/35 colonna infame, La
fotografia Giulio Albonico
musiche Giorgio Gaslini
sceneggiatura Nelo Risi; Vasco Pratolini; Alessandro Manzoni
regia Nelo Risi
produzione Italia, 1972 genere drammatico durata 1h 37'
trama Nel 1630, mentre a Milano infuria la peste, Guglielmo Piazza, commissario di sanità del rione di Porta Ticinese, viene accusato da due donnette di aver "unto" i muri di una strada per spargere il contagio. Arrestato, Guglielmo si proclama innocente finché, vinto dalle torture e convinto dalla promessa di impunità se si professerà colpevole e accuserà di complicità Giacomo Mora, un povero barbiere, si autodenuncia. Torturato a sua volta, anche il barbiere cede ...

Informazioni ausiliarie

Altri contributi: Gianmaria Messeri; Vera Marzot; Giorgio Venturini; Giuseppe Bassan.

Potete leggere le recensioni che ho trovato sui siti IMDb, Cinematografo, Wikipedia.
Potete trovare una recensione in Gli anni Settanta in cento film (a pag. 194).

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