| SCHEDA | ||||||
| titolo | Frine, cortigiana d'Oriente | distribuito da | Zeus | |||
| interpreti | Elena Kleus (Afra, poi Frine), Pierre Cressoy (Iperide), Tamara Lees (Criside), Giulio Donnini (Làmaco), John Kitzmiller (Nabus, lo schiavo muto), Lamberto Picasso (Titteca, il gioielliere), José Jaspe (Crosio, mercante di schiave), Mino Doro (Osco), Franco Silva (Claus), Barbara Berg (Ate), Bruna Corrà (Telesilla), Franca Tamantini (schiava di Frine), Mariolina Bovo (schiava), Carlo Tamberlani (Assirione), Nico Pepe (dignitario), Fanny Landini (schiava), Enzo Biliotti (Macio), Roldano Lupi (Prassitele), Charles Fawcett (il re Arconte), Vittorio Duse (l'ufficiale che trova la collana), Gian Paolo Rosmino (Traulete), Edda Soligo (Cleo, moglie di Assirione), Cesare Vieri (.), Lilia Landi (Diala), Cesare Fantoni (il giudice accusatore), Serena Michelotti (cortigiana), Bianca Maria Cerasoli (cortigiana), Mirella Bonini (Melita), Luigi Pavese (guerriero), Armando Annuale (anziano profugo di Tebe), Luisella Boni (Touni). 0/31 |
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| fotografia | Mario Albertelli | |||||
| musiche | Giulio Bonnard | |||||
| sceneggiatura | Ivo Perilli; Nicola Manzari; Cesare Ludovici; Mario Bonnard; Bruno Baratti | |||||
| regia | Mario Bonnard | |||||
| produzione | Italia, 1953 | genere | drammatico | durata | 1h 41' | |
| trama | La bella Afra ha assistito alla rovina della sua patria Tebe, e alla morte dei suoi genitori, periti sul rogo. Fatta schiava, la fanciulla viene condotta ad Atene e venduta sul pubblico mercato. Nulla aspetta più per sé dalla vita la bella tebana, che è animata da un solo desiderio: accumulare denari per poter ricostruire le mura dell'amata Tebe. Per conseguire l'intento si farà cortigiana e il suo padrone, Lamaco, sarà il suo lenone. La sua non comune bellezza la rende ben presto famosa e i giovani ateniesi sono ansiosi di mettere i loro cuori e le loro ricchezze ai piedi di colei che ha assunto il nome polemico di Frine (rospo) ... | |||||
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1905