CGS CIMATTI - Oratorio don Bosco - Muro

C. G. S. Cimatti - Oratorio don Bosco


Opinioni sul film:
Cuore sacro



giovedì 24 novembre 2005 14:39  Carlo 1956
Un film che definirei delicato ed energico allo stesso tempo. Comunque molto bello. Due gli aspetti che mi sembrano degni di nota: la scoperta dei sentimenti e la reazione degli altri. Per quanto riguarda il primo, si vede come Irene, giovane donna in carriera, come potrebbe intendersi secondo il comune senso corrente dell'espressione, si trova, per una serie di avvenimenti, a scoprire una parte di sé a lei sconosciuta: il mondo degli affetti e delle emozioni. L'incontro con la piccola Benny ed il traumatico distacco la portano ad intraprendere un viaggio nella solidarietà verso persone disperate che vivono in un mondo parallelo al suo ma che non si era mai neppure lontanamente immaginata. La gestione degli affari e dell'azienda viene sempre più trascurata per dare sempre più delle proprie risorse a chi è emarginato. A questa sua scelta corrisponde una reazione quasi "allergica" del suo prossimo: la zia Eleonora (una Lisa Gastoni perfettamente calata nella parte) vero squalo del "business world" arriva a minacciarla; padre Carras, felice della nuova e potente dama di carità, vuole guidarla verso una struttura organizzata dalla Chiesa; Giancarlo, lo psicolabile che la crede la sua promessa sposa cha ha ucciso in un raptus, non accetta che lei divida il suo amore con altri e se ne va dalla comunità; e la stessa psichiatra che l'ha in cura, dopo la "francescana" donazione nella metropolitana, all'inizio la crede una schizofrenica con ossessione compulsiva di carità, anche se poi la dimette con una diagnosi assolutamente negativa. Bellissima la figura della piccola Benny, ragazzina emarginata ma in grado di offrire ad altri, anche se a modo suo, una parte della propria esistenza. Enigmatico, quasi kubrickiano, il finale, nel quale si rivela la somiglianza della madre, rappresentata in un quadro, con Benny.

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