Terza lettera di Giovanni , 5-8, 111, 1-6, 18, 1-8 |
Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché forestieri. Essi hanno reso testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa, e farai bene a provvederli nel viaggio in modo degno di Dio, perché sono partiti per amore del nome di Cristo, senza accettare nulla dai pagani. Noi dobbiamo perciò accogliere tali persone per cooperare alla diffusione della verità.
Alleluia. Alef. Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, Bet. nel consesso dei giusti e nell'assemblea. Ghimel. Grandi le opere del Signore, Dalet. le contemplino coloro che le amano. He. Le sue opere sono splendore di bellezza, Vau. la sua giustizia dura per sempre. Zain. Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi: Het. pietà e tenerezza è il Signore. Tet. Egli dà il cibo a chi lo teme, Iod. si ricorda sempre della sua alleanza. Caf. Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, Lamed. gli diede l'eredità delle genti. Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: "C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi". E il Signore soggiunse: "Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?". |