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Cinema

SCHEDA

titolo Maledetti vi amerò distribuito da Academy Pictures

interpreti Flavio Bucci (Riccardo 'Svitol'), Micaela Pignatelli (Letizia), Agnès Nobecourt (Guya), David Riondino (Beniamino), Alfredo Pea (Vincenzo), Anna Miserocchi (la madre), Biagio Pelligra (il commissario). 0/7 Maledetti vi amerò

fotografia Giuseppe Pinori

musiche Franco Bormi

sceneggiatura Marco Tullio Giordana; Vincenzo Caretti

regia Marco Tullio Giordana

produzione Italia, 1980 genere drammatico durata 1h 24'

trama Riccardo, detto "Svitol", nel '68 era un ventenne e fervente "compagno". Nel '72, però, era riparato in America Latina alla ricerca di idee e di futuro. Tornato a Milano, cinque anni dopo, non possedeva più né denaro né passaporto. Alla mamma che gli chiedeva: "Allora, com'è questo Sud America?", non riusciva a rispondere. Un commissario di polizia, del quale diverrà in certo qual modo amico, gli dichiara: "Non sta più in piedi nemmeno una delle tue fottutissime opinioni". Riccardo allora si mette a vagare attraverso la metropoli lombarda, alla ricerca degli amici e compagni ...

Informazioni ausiliarie

Altri contributi: Sergio Nuti; Annabella Andreoli; Elda Ferri; Mario Gallo; Renato Agostini.

Questo film è stato trasmesso:

martedì 13 gennaio 2015 alle 01:10 su Rai Movie ;
mercoledì 15 marzo 2017 alle 21:00 su IRIS ;
martedì 15 agosto 2017 alle 11:25 su IRIS .

Potete leggere le recensioni che ho trovato sui siti IMDb, Cinematografo, Morandini.
Potete trovare una recensione in Cinema '80 (a pag. 90).

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1965

a cura di Webmaster

SCHEDA
titolo	Maledetti vi amerò			distribuito da	Academy Pictures
interpreti	Flavio Bucci (Riccardo 'Svitol'), Micaela Pignatelli (Letizia), Agnès Nobecourt (Guya), David Riondino (Beniamino), Alfredo Pea (Vincenzo), Anna Miserocchi (la madre), Biagio Pelligra (il commissario). 0/7
fotografia	Giuseppe Pinori
musiche	Franco Bormi
sceneggiatura	Marco Tullio Giordana; Vincenzo Caretti
regia	Marco Tullio Giordana
produzione	Italia, 1980	genere	drammatico	durata	1h 24'
trama	Riccardo, detto "Svitol", nel '68 era un ventenne e fervente "compagno". Nel '72, però, era riparato in America Latina alla ricerca di idee e di futuro. Tornato a Milano, cinque anni dopo, non possedeva più né denaro né passaporto. Alla mamma che gli chiedeva: "Allora, com'è questo Sud America?", non riusciva a rispondere. Un commissario di polizia, del quale diverrà in certo qual modo amico, gli dichiara: "Non sta più in piedi nemmeno una delle tue fottutissime opinioni". Riccardo allora si mette a vagare attraverso la metropoli lombarda, alla ricerca degli amici e compagni ...