SCHEDA | ||||||
titolo | Made in Italy | distribuito da | CEIAD | |||
interpreti | Renzo Marignano (lo snob), Claudio Gora (il marito annoiiato), Marina Berti (la moglie annoiata), Lando Buzzanca (Giulio), Jolanda Modio (Rosalia), Aldo Giuffré (Vincenzino), Walter Chiari (Enrico), Lea Massari (Monica), Milena Vukotic (la moglie di Luigino), Aldo Fabrizi (Piras, il padre di Gavino), Nino Castelnuovo (dott. Gavino Piras), Mario Pisu (l'avvocato), Ester Carloni (ospite), Rosalia Maggio (ospite), Michele Abruzzo (il comandante), Pietro Carloni (il giudice), Anita Todesco (.), Virna Lisi (Virginia), Giulio Bosetti (Renato), Catherine Spaak (Carolina), Fabrizio Moroni (Gianremo), Mario Meniconi (il portiere), Sylva Koscina (Diana), Jean Sorel (Orlando), Nino Manfredi (Attilio Lamborecchia), Carlo Pisacane (il postino), Gigi Reder (il tabaccaio), Carlo Taranto (impiegato), Ugo Fangareggi (impiegato), Enzo Petito (usciere), Sandro Panseri (.), Peppino De Filippo (Mimì), Tecla Scarano (la madre di Mimì), Alberto Sordi (Silvio, il marito errante), Rossella Falk (Erminia, la moglie), Claudie Lange (la moglie di Silvio), Marcella Rovena (la domestica), Anna Magnani (Adelina), Andrea Checchi (il marito di Adelina), Antonio Casagrande (il barista), Franco Balducci (l'autista), Giampiero Albertini (immigrante), Aldo Bufi Landi (immigrante), Renato Terra (immigrante), Solvi Stubing (hostess), Lars Bloch (stewart), Anita Durante (.), Micaela Esdra (la figlia di Adelina). 0/48 | |||||
fotografia | Ennio Guarnieri | |||||
musiche | Piero Umiliani; Carlo Rustichelli; Gianni Boncompagni | |||||
sceneggiatura | Ettore Scola; Ruggero Maccari; Nanni Loy | |||||
regia | Nanni Loy | |||||
produzione | Italia, 1965 | genere | commedia | durata | 2h 12' | |
trama | Il film è una serie di bozzetti di costume, raccolti in gruppi initolati: "Usi e costumi" "Il lavoro" "La donna" "Cittadini, Stato e Chiesa" "La famiglia" Fra i molteplici episodi alcuni si distinguono per uno sviluppo più accurato. Un padre è orgoglioso per la laurea conseguita dal figlio, il quale per vivere dovrà adattarsi a svolgere un'attività diversa. Una famigliola non riesce, in un pomeriggio domenicale, a raggiungere il modesto traguardo di una gelateria perché le strade da attraversare sono rigurgitanti di macchine ... |
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