Cinema

SCHEDA

titolo La palestra

interpreti Samira Bacci (se stessa), Francesco Calandra (Francesco), Enrico Di Rocco (se stesso), Moreno Di Rocco (se stesso), Domenico Turchi (fratello del direttore), Giacomo Vallozza (fratello del direttore). 0/6 palestra, La

fotografia Alessio Tessitore; Lorenzo Gobeo; Diana Canzano

musiche Arcangelo Spinelli; Andrea Moscianese; Germano Cesaroni; Cuba Cabbal; Marcello Allulli

sceneggiatura Maria Grazia Liguori; Francesco Calandra

regia Francesco Calandra

produzione Italia, 2012 genere commedia / drammatico durata 1h 10'

trama Tentativo di un regista che vuole fare un film sui rom della sua città, anzi “con i rom”, come lui stesso precisava. Ma, una volta a contatto con questo mondo, il progetto del regista viene subito messo in discussione: la realtà immaginata non corrisponde a quella vera della comunità rom. Non senza resistenze e ingenuità, il regista, allora, si lascia pian piano trasportare in quel mondo, che finora aveva conosciuto con le lenti della stereotipia, e ne scopre il valore e la bellezza ...

Altri contributi: Giuliano Panaccio; Valerio Spezzaferro.

Potete leggere la recensione che ho trovato sul sito IMDb.

a cura di Webmaster

SCHEDA
titolo	La palestra
interpreti	Samira Bacci (se stessa), Francesco Calandra (Francesco), Enrico Di Rocco (se stesso), Moreno Di Rocco (se stesso), Domenico Turchi (fratello del direttore), Giacomo Vallozza (fratello del direttore). 0/6
fotografia	Alessio Tessitore; Lorenzo Gobeo; Diana Canzano
musiche	Arcangelo Spinelli; Andrea Moscianese; Germano Cesaroni; Cuba Cabbal; Marcello Allulli
sceneggiatura	Maria Grazia Liguori; Francesco Calandra
regia	Francesco Calandra
produzione	Italia, 2012	genere	commedia / drammatico	durata	1h 10'
trama	Tentativo di un regista che vuole fare un film sui rom della sua città, anzi “con i rom”, come lui stesso precisava. Ma, una volta a contatto con questo mondo, il progetto del regista viene subito messo in discussione: la realtà immaginata non corrisponde a quella vera della comunità rom. Non senza resistenze e ingenuità, il regista, allora, si lascia pian piano trasportare in quel mondo, che finora aveva conosciuto con le lenti della stereotipia, e ne scopre il valore e la bellezza ...