BigCharlie


Cinema

SCHEDA
titolo Femmine 3 volte distribuito daVariety
interpreti Sylva Koscina (Sonia), Germán Cobos (Ugo), Alberto Bonucci (Santucci), Bice Valori (Katiuscia), Gianrico Tedeschi (Vassili), Nino Manfredi (Nando Martinoni), Mario Carotenuto (Armando Gaspari), Gianni Agus (il marchese De Blasi), Gina Rovere (Liuba), Brigitte Kembel (.), Laura Caprifoglio (Tatiana), Montserrat Blanch (Amelia Gasparini), Enzo Furlai (André Stenikoff), Gianni Bonagura (Cesare, il sindicalista), Fernando Sancho (la guardia notturna), Ángel Aranda (atleta italiana di baseball), Lilly Mantovani (atleta russa), Emilio Petacci (il commissario sportivo detto 'Sua Eccellenza'), Félix Fernández (medico), Stefano 'Steno' Vanzina (.), Amedeo Trilli (Jibrikov, la guardia sovietica), Lamberto Antinori (atleta italiano dei baseball), Salvo Libassi (il Pope), Francesco Mulé (il presidente della squadra di baseball), Tony Kendall (.). 0/25 Femmine 3 volte
fotografia Tonino Delli Colli
musiche Angelo Francesco Lavagnino
sceneggiatura Stefano 'Steno' Vanzina; Marcello Marchesi; Vittorio Metz
regia Stefano 'Steno' Vanzina
produzione Italia / Spagna, 1957 genere commedia durata 1h 45'
trama La squadra femminile russa di pallacanestro, soprannominata "Le diavole rosse", viene a Roma per misurarsi con la squadra americana degli "Angeli bianchi". Le atlete russe sono attentamente sorvegliate da apposite vigilatrici e da ispettori; ma, animate dal desiderio di godere di quella libertà, che è la prerogativa del mondo occidentale, si sottraggono, appena è loro possibile, alla sorveglianza. La prima a disertare è proprio la capitana che, sfuggendo all'inseguimento degli ispettori capita in casa di un maturo dongiovanni, e finisce con l'innamorarsi del di lui figlio ...

Informazioni ausiliarie

Altri contributi: Giuliana Attenni; Gaby Peñalba; Ugo Pericoli; Jesús Sáiz; Carlo Ponti; Clemente Fracassi; Mario Santovetti; Andrea A. Tomassi.

Questo film è stato trasmesso:

Potete leggere le recensioni che ho trovato sui siti IMDb, Cinematografo, Wikipedia.
Potete trovare alcune recensioni in I film di Steno (a pag. 56), Nino Manfredi (a pag. 192).

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