C.G.S. Cimatti - Oratorio San Giovanni Bosco


La televisione

Oggi i ragazzi sono molto più visivi che uditivi. A farli diventare così è stata la televisione. Si calcola che prima di entrare nelle Elementari, un bambino abbia già visto da due a tremila ore di immagini! Possiamo non tenerne conto?
I ragazzi ai quali ci rivolgiamo non sono credenti, ma pagani e pagani di brutto, perché hanno in testa 36-40 ore settimanali di televisione, cioè di proposte alternative o contrarie a quella cristiana:
il 63% delle famiglie possiede almeno due televisori!
In alcune case la TV è diventata onnipotente, come membro più importante della famiglia.

CARA TV CON IL BAMBINO NON SCHERZARE PIU'!

Il problema è serio, molto serio! Ormai i nostri figli non più nostri: sono della televisione! È lei la cattedra principale, il pulpito dal quale prendono indicazioni. La famiglia rischia di venir retrocessa alla funzione solo sostentamento materiale e di residenza anagrafica. È tempo di chiederci: è lecito che sia quella scatola magica a decidere i pensieri dei nostri figli, dei loro orientamenti, dei loro sogni? È lecito lasciare in suo potere l'anima dei nostri ragazzi?
Purtroppo molti genitori ed educatori si arrendono: si riconoscono impotenti, impari di fronte al piccolo schermo. Invece, no! Possiamo benissimo tagliare le unghie anche alla televisione!
In che modo? Facendo un piccolo itinerario a tappe. Innanzitutto facendo una sorta di processo alla televisione, vedendone i lati positivi e quelli negativi. In tal modo prenderemo consapevolezza della sua potenza, nel bene e nel male. Dopo tale valutazione, passeremo alla parte operativa: che fare, in concreto, per gestire in modo pedagogicamente intelligente il più sofisticato "elettrodomestico" ceh troneggia nelle nostre case?

PROCESSO ALLA TELEVISIONE

"Televisione" da sempre ha fatto rima con "discussione". Da quando ha iniziato le trasmissioni regolari (in Italia dalle ore 11 della domenica 3 gennaio 1954) non ha fatto altro che far parlare di sé, pro e contro. Alcuni la benedicono, altri la maledicono; alcuni la portano alle stelle, altri la vorrebbero all'inferno. Da quale parte possiamo collocarci? Vediamo, rispettivamente, le ragioni della difesa e i capi d'accusa.

Assolvo la TV.

La televisione ha molti meriti. Sarebbe ingiusto non riconoscerlo:

Condanno la TV

Allora, insomma, che fare in concreto?